Inclusione nel mondo del lavoro
Buon giorno a tutti e a tutte, colgo l’occasione di ringraziare Union camere Lombardia, Sistema inclusione e Regione Lombardia nell’avermi invitato.
Inizio con un aforisma di Picasso:
Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere
Si, comprendere che le persone con disabilità hanno un desiderio di essere utili a questo mondo o, meglio, indipendenti in questa società.
Quando ricevetti la lettera dall’ufficio del lavoro, mi presentai e mi guardarono, non mi chiesero neppure quali erano le mie competenze, mi dissero noi non l’assumiamo, tramite avvocato mi hanno assunto, sette anni di duro lavoro, andavo dai clienti che mi accoglievano a braccia aperte. Ma niente aumenti, lo chiesi una volta e mi disse il mio capo è già tanto che ti abbiamo assunto.
Un cliente mi fece una proposta del doppio dello stipendio, accettai, mi fecero una contro proposta, non l’accettai, anzi, prima non valevo e ora sono indispensabile. Rimasi nella nuova società per 31 anni,
Quello che mi preme sottolineare che dal 2001 c’è la Responsabilità sociale d’impresa, dove io seguivo la parte etica, si guarda al di fuori dell’azienda, si fanno bellissimi discorsi di inclusione e di charity, e di controllo degli stakeholders, l’azienda viene valutata per quello che fa all’esterno della società.
Ma quante aziende non assumono persone con disabilità, hanno paura di non gestirle, in Spagna Mar Galceràn, 46 anni, ha appena raggiunto un traguardo da record: è la prima donna con sindrome di Down ad assumere l’incarico di deputata,
Ci sono molti uomini e donne che sono laureati diplomati o solo la licenzia media, ma non riescono a trovare un posto di lavoro, adeguato alle loro competenze, c’è una legge 68, che prevede un certo numero di dipendenti con la così detta fragilità, ma non tutti la rispettano, oggi non sarebbe il luogo per parlane perché ci sono delle buone notizie e buone pratiche.
Io sono stato fortunato, in un momento di blackout personale, ho avuto i colleghi che mi hanno supportato e sopportato.
E’ questa è la natura dell’inclusione, aiutarsi a vicenda, il business è importante, ma sono importanti anche i Valori essenziali dell’azienda, e se il Valori dell’azienda sono dettati da una vera inclusione tra dipendenti line manager, Ceo, e dettati da una componente presente nel Cda, dove si valuta il gender gap, disabilità, age, sarà un società di altissimo livello.
Albert Einstein diceva: E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
E’ solo una società con umanità che cresce, la società che cresce anche nel saper abbattere i pregiudizi, abbattere le barriere architettoniche e culturali, che sono un’altra delle condizioni che non ci permette di essere inclusi.
Se c’è inclusione vera ci saranno ulteriori profitti basati sulla forza lavoro, se io lavoro, invece di essere “escluso”, sarò contento e presterò la mia opera professionale il meglio che io possa dare.
Io non posso cambiare il mio aspetto, il mio modo d’amare, ma insieme possiamo cambiare il nostro modo di pensare.
Esistono persone incluse nello sport, medaglie a non finire, essi vengono acclamati, per i loro sforzi, per le loro vittorie, vi prego fate anche voi aziende la stessa cosa, “usate” la stessa azienda come campo di allenamento e tutti insieme come penso io “Happy Inclusion”, la felicità di essere inclusi, avremo un medagliere veramente significativo e importante, tutti insieme senza distinzione, ma umanamente uniti per poter lavorare dando tutti un grande contributo, all’azienda stessa.
Ho imparato che le persone possono dimenticare ciò che hai detto, le persone possono dimenticare ciò che hai fatto, ma le persone non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.
(Maya Angelou)